Street Fighter II Turbo: Hyper Fighting/C.E.

Carta di identità
NOME GIOCO:Street Fighter II Turbo: Hyper Fighting e Champion Edition
SOFTWARE HOUSE:Capcom
FORMATO:ROM arcade da 3.5 Mb
ANNO:1993
TESTATO CON:Callus 0.30
DATA DELLA PROVA:5 giugno 1998


Chi non ha mai giocato o almeno sentito parlare di Street Fighter? Nessuno (o molto pochi)! Questo video game infatti si è praticamente inserito nelle pietre miliari dei picchiaduro già con l'originale: Street Fighter II. Molti si domanderanno: e l'uno? Io non l'ho mai visto! (Beh, allora rimedia! Io ci ho speso una buona quintalata di gettoni...ndlarss)
Verso il 1994 questo era "IL GIOCO" da sala per eccellenza. Era scoppiata una mania ed erano piuttosto rare le sale da gioco dove non fosse presente una versione di questo game. La caratteristica principale era, oltre alla grafica ultra definita e coloratissima, quella sensazione di "fare male", di colpire l'avversario, che ne ha decretato il successo, bocciando nel contempo titoli come il famoso BodyBlows del Team17. Non sono mancati nemmeno i cloni, tra questi si può ricordare la saga di Mortal Kombat che fu quello più riuscito (beh, io non considererei MK un clone... è un gioco dello stesso genere! ndlarss). Per quanto possa sembrare vecchio, questo gioco continua a venire commercializzato un po' su tutte le piattaforme: al esempio di recente è uscito Street Fighter Zero per PC, Street Fighter Collection e Street Fighter EX Plus Alfa per PlayStation™.
Ken sta atterrando Dhalsim con l'aduken...
Queste nuove versioni si differenziano sopratutto per quanto riguarda i personaggi (ce ne sono di nuovi) e la grafica che è salita a livelli 3D (versione EX Plus Alfa). Il Callus lo emula in maniera egregia sia per quanto riguarda la grafica, veramente molto bella se settata a risulzioni abbastanza alte (la 400x300 è la migliore), sia per quanto riguarda il sonoro che, con la versione 0.30 dell'emulatore Capcom, ci permette di ascoltare tutte le musiche presenti nel gioco (diverse per ogni "stage"). Tutto questo a patto di possedere un computer quasi "Ninja" (dal 120 Mhz in su) (ma ormai il 120 è un macinino! ndlarss!). La giocabilità si attesta su livelli molto buoni, infatti non ci sono mosse speciali "impossibili" (è solo questione di pratica) e, se siete i fortunati possessori di un joystick/joypad, i comandi risulteranno più immediati.
...mentre Guile si diletta in un feroce calcio Flash!
Comunque, alla fine della fiera, Street Fighter II Turbo è un picchiaduro. All'avvio del gioco ci si trova di fronte alla schermata di selezione dopo aver scelto il vostro beniamino inizierete il torneo. In questo torneo dovrete affrontare a turno tutti i 12 lottatori e, per riuscire a vincere, dovete sconfiggerli tutti. Ogni personaggio si controlla attraverso 6 pulsanti, 3 pugni e 3 calci di varia potenza. Ciascuno di essi, se abbinato alle direzioni, dà luogo a mosse speciali. Queste mosse sono fondamentali per riuscire a sconfiggere gli avversari: ci sono bolle, calci-tornado, montanti con salto ecc. Prima di lasciarvi al commento, vi illustro in una carrellata tutti i personaggi del gioco, inizialmente otto, ma ora disponibili tutti e dodici visto che questa è la versione Turbo. Pur avendo ciascuno le proprie caratteristiche peculiari, chi più veloce, chi più potente e così via, alla fine si equivalgono tutti, e la vera forza sta nell'imparare a padroneggiarli bene, ed apprendere le combo e le mosse speciali.

Ecco una breve presentazione di tutti i personaggi del gioco:


Allenato dal padre adottivo, Ryu iniziò a studiare le arti marziali sin da bambino, dedicandovi tutta la vita. Sebbene Ryu e il suo compagno di allenamento Ken usino gli stessi tipi di mosse, ognuno di loro le esegue secondo il proprio stile. Sempre alla ricerca della perfezione Ryu si sta attualmente concentrando sugli aspetti più reconditi della disciplina.

Nella speranza che le arti marziali potessero insegnarli la disciplina, Ken venne mandato dal padre a vivere ed ad allenarsi con Ryu e il padre adottivo. Una volta completata la loro formazione di base, dovettero entrambi perfezionarsi con le esperienze personali. Ken fece ritorno negli Stati Uniti, dove imparò a far prevalere lo stile sulla sostanza. Ora sta cominciando a capire che questa, forse, non è la strada migliore.

Charlie, il migiore amico di Guile, nonché ex membro di un gruppo d'élite delle forze speciali, venne ucciso durante una missione. In seguito a quel episodio, consumato dalla sete di vendetta, Guile laciò la moglie e la figlia per giustiziare l'assassino di Charlie. L'unico indizio di cui Guile dispone è il nome "Bison". Accecato dall'odio, solitario, Guile è quidato dal suo istinto vendicativo, che gli permette di superare qualsiasi ostacolo.

Durante tutta la sua vita Dhalsim ha cercato di conciliare la mente, il corpo e lo spirito affidandosi allo Yoga. Oggi, vicinissimo alla meta, deve affinare le sue capacità e mettersi alla prova, prima di elevarsi ad un più alto grado di consapevolezza. La pazienza è la sua arma migliore. Sa di non avere grandi possibilità di vittoria in caso di scontro e, per questo, si concentra sull'uso delle sue particolari abilità, che gli permettono di tenere a distanza gli avversari e di logorarli lentamente.

Edmond Honda è stato allenato fin dalla nascita per diventare il più grande lottatore di Sumo mai salito sul ring. Dopo aver ricevuto il titolo di "Yokozuna", o grande campione, Honda rimase sbalordito nell'apprendere che nel resto del mondo il Sumo non viene considerato un vero sport. Incollerito da ciò, Honda ha giurato di dimostrare che i lottatori di Sumo sono i più grandi atleti del mondo.

Chun-Li è da tempo sulle tracce di un sindacato del crimine internazionale, che va sotto il nome di Shadowlaw. La pista seguita l'ha portata al torneo, e ciò le fa credere che uno dei Grandi Maestri sia il responsabile della morte del padre. La sua vita è pervasa da questo desiderio di giustizia, ma in realtà Chun-Li è ancora una ragazzina smaniosa di condurre una vita normale.

Nonostante non lo sappia il suo vero nome è Jimmy. Da ragazzo fu disperso durante un incidente aereo, crescendo così nell'impenetrabile foresta pluviale del Brasile. Molte voci si sono diffuse durante gli ultimi anni circa la metamorfosi subita da Blanka. C'è chi dice che sia stato assalito dalle anguille elettriche o allevato dai lupi, ma la verità è molto più oscura di quanto la gente possa immaginare.

Bravo ragazzo e molto spiritoso, Zangief ha lottato tutta la vita, ma solo recentemente ha imparato alcune tecniche osservando alla TV americana gli American Wrestlers. Dopo aver abbandonato la Russian Wrestling Federation per la mancanza di avversari di rilievo, Zangief ora cerca ovunque concorrenti alla sua altezza. Assolutamente impavido, è sempre ben disposto ad incassare un colpo purchè abbia la possibilità di aferrare l'avversario e schiacciarlo a terra sotto il suo enorme peso.

Ex campione dei pesi massimi, Balrog venne bandito dalla box professionistica per aver ignorato le regole del ring. Violento e aggressivo, Balrog si guadagna da vivere fomentando risse per le strade di Las Vegas. La sua teoria è che chi colpisce più forte ha vinto: ecco perché può essere beffato. Ma solo pochi lottatori riescono a contrastare la sua forza e la sua tenacia.

Di sangue nobile, Vega è riuscito a fondere l'arte giapponese Ninjitsu con le destrezze stilistiche dei matador. Il risultato è uno splendido balletto letale, con cui Vega si è conquistato il soprannome di "Spanish Ninja". Vanitoso ed egocentrico, Vega vive secondo la filosofia che la bellezza è forza, disprezzando così tutto ciò che è brutto. Si considera perfetto, tanto da usare una maschera durante i combattimenti, per non segnarsi il volto.

Sagat, "King of Street Fighters", come lo chiamavano una volta (era l'avversario finale di SF 1 ndlarss), regnava incontrastato prima di essere sconfitto di stretta misura da Ryu. La cicatrice che gli solca il petto è il ricordo indelebile del dragon punch (Sho-ryu-ken) di Ryu. Sagat vuole ora riconquistare il titolo a qualsiasi costo. Il suo stile Mhuay Thay è ritenuto il più potente del mondo. Per placare il suo senso dell'onore, Sagat è pronto ad allenarsi con chiunque possa permettergli di combattere e sconfiggere Ryu.

Non è mai esistita tanta segretezza intorno a un uomo come accade per M. Bison. da quando si è imposto come leader di Shadowlaw, il sindacato del crimine internazionale, il mondo è stato assoggettato dall'incredibile fermezza del suo comando. Riconosciuto come il maestro del male, regna sul suo impero con grande risolutezza. Bison lascia che i suoi scagnozzi gestiscano gli affari di routine, intervenendo con il suo terrificante potere psichico solo quando è assolutamente necessario.

Marco "Fuzzo" Cuccato


Vega in una delle sue grandiose prodezze: il volo d'angelo !!!
Commento
Questo è, secondo me, il migliore gioco di lotta puramente arcade mai prodotto dalla Capcom. La grafica è molto curata (a condizione che la risoluzione grafica sia abbastanza elevata) specialmente nei fondali. Il sonoro e le musiche, sempre diverse, sono realizzate bene e si adattano all'atmosfera del combattimento. La gicabilità è estrema specialmente con un JoyPad/JoyStick a 6 pulsanti. Come tutti i video-games di questo genere da il meglio di sè nel gioco a due. Avrete sicuramente notato le due versioni citate nel titolo: Turbo (o Hyper Fighting) e C.E (Champion Edition). Quest'ultima si differenzia solo per la mancanza di alcune mosse e la maggiore varietà di colorazioni dei personaggi. Un gioco che non può certo mancare nella vosta collezione.
Questo gioco ha preso SETTEe MEZZO